
Non ho mai voluto essere Marilyn, è successo e basta.
Marilyn è come un velo che indosso su Norma Jeane.
Trama
Nata con il nome di Norma Jeane, è con quello di Marilyn che divenne conosciuta e adorata in tutto il mondo per la bellezza, la sensibilità e il talento. La sua vita fu breve e incredibilmente intensa e, se la parabola pubblica fu scintillante e indimenticabile, quella privata fu molto più oscura e dolorosa. Su Marilyn Monroe, da viva, si sono dette molte bugie e sono nate molte leggende, qualche volta anche con il contributo della stessa Marilyn, che aveva costruito la sua immagine pubblica e privata mescolando fatti veri e fantasie autogratificanti. In questo libro, diventato un cult, Anthony Summers fa piazza pulita di tutte le voci e le storie e ci consegna la biografia definitiva dell’ultima grande diva dello schermo, con sorprendenti rivelazioni sui suoi matrimoni e sulle relazioni con uomini famosi, tra cui il presidente John F. Kennedy e suo fratello Robert. Un ritratto di Marilyn come realmente fu: vitale, ricca di contraddizioni, debole, seducente, patetica e, infine, tragica. Per ricostruire la complessa vita della diva, Summers ha intervistato più di seicento persone tra conoscenti, amici e amanti; ha attinto da rapporti segreti di polizia e registrazioni telefoniche prima secretate; ha potuto utilizzare la corrispondenza privata tra Marilyn e il suo psichiatra e documenti inediti che rivelano i complotti della mafia tesi a usare l’attrice contro i Kennedy. La drammatica conclusione ripercorre, senza ombre e reticenze, la sua morte piena di misteri e di circostanze non chiarite.
Anthony Summers ricostruisce con precisione e scrupolo la biografia di Marilyn e la racconta come fosse un grande romanzo.
Recensione
Per intere generazioni è stata l’emblema assoluto della bellezza, della femminilità, dell’appeal. Un’icona, indelebile. Un’effige riconoscibile probabilmente dalla stragrande maggioranza della popolazione mondiale, di oggi e di ieri. Colei che ammaliò il mondo con la sua immagine patinata, specchio della bellezza femminile assoluta. Foriera di un modello che da sempre identifica nell’immaginario collettivo l’idea della femminilità.
Di Marilyn Monroe in realtà non si può parlare al passato. Come tutti i miti, è immortale. Come tutti i miti, la sua immagine è legata, anche, alla sua prematura scomparsa, avvenuta il 5 agosto 1962, a sessant’anni di distanza dall’uscita di questo libro, rieditato da La Nave di Teseo con la traduzione di Bruno Amato e Laura Battaglia.
Marilyn è stata meraviglia e dannazione, luce e tenebra. Figlia involontaria di un successo che giunse improvviso e crudele ad illuminarla. A cambiare il corso della sua vita, iniziata tra gli stenti e l’incertezza. Un successo che pagò a caro prezzo, con disordini, infelicità, solitudine e dipendenze. Un successo, come spesso accade quando è assoluto e tiranno, che giunse a cancellare l’anonima, insicura e pallida Norma Jeane per farne la dea, la meraviglia, l’incantevole Marilyn Monroe.
Di lei si dice che non fosse solo la bellezza ad elevarla sopra ogni donna del creato, ma una luce, un’aura imperscrutabile che prendeva origine dagli echi del candore, dalla inconsapevolezza, dalla immaturità e dell’ingenuità. Marilyn era bella sapendo di esserlo. Ma era anche comvinta di non meritare, forse, quel clamore. Marilyn sapeva di piacere agli uomini e la sua vita dipendeva, in un certo qual modo, da quegli sguardi. Spesso concupiscenti. Di uomini che volevano usarla. Lei che fu donna in un epoca in cui era assai complicato gestire una bellezza così appariscente e dannata senza subire un giudizio.
Quell’alone impalpabile e assolutamente irresistibile che pare non l’abbandonò mai, eccetto, forse, negli ultimi mesi della sua vita, quando la profonda infelicità e la dipendenza sempre più prepotente dalle droghe giunse a confondere i confini di quella sconfinata bellezza e di quel potentissimo incantesimo che gettava su chiunque la guardasse.
Marilyn non ha mai cessato di far parlare di sé. Di lei si conosce molto, ma alcuni tratti della sua anima più profonda rimarranno probabilmente un mistero. Come il mistero che avvolge la sua morte, avvenuta in solitudine, negli abissi dei barbiturici e nelle nebbie indotte da un decadimento fisico e morale inarrestabile. Marilyn era una luce troppo fulgida, che si doveva guardare schermandosi gli occhi per non rimanerne abbagliati. Una luce accecante che aveva attirato su di sé ben troppi insetti famelici, pronti a sottrarre calore e linfa vitale.
Anthony Summer è forse il biografo più attendibile di Marilyn Monroe. E’ riuscito a ricostruire in modo ineffabile la vita di Marilyn , le sue pieghe più nascoste, fino a far luce sui molti punti oscuri, dolorosi, apparentemente inaccostabili alla vita di una delle donne più belle e sognate di tutti i tempi.
La lettura diventa un vortice che attira il lettore dentro a una storia e ad un’epoca che mai come in questa biografia appare vittima di crudeli meccanismi. Concitata, millimetrica, precisa e affilata come un rasoio. Ma che concede tantissimo a Marilyn e alla sua memoria, insinuandosi nelle pieghe più nascoste della sua breve vita, lenendo come balsamo le sue ferite più dolorose e concedendole l’attenuante di una sensibilità e di una fragilità che difficilmente si è in grado di accostare all’immagine patinata di questa donna bellissima e affabulatrice.
Marilyn ebbe una vita complicata, quasi un romanzo. Eppure forse ciò che cercò con maggior forza fu il calore di qualcuno che tenesse a lei, che la guardasse non come un bellissimo ornamento ma come un’anima fragile, desiderosa di essere amata e protetta.
La sua vita e la sua morte disegnano una parabola che merita di essere conosciuta, insieme ad un’epoca che nacque sulle ceneri della guerra ed esplose nel boom economico, nelle spire della politica e della guerra fredda.
L’autore
Anthony Summers dopo aver studiato a Oxford ha iniziato la sua carriera nel giornalismo fino a diventare una delle firme più celebri della BBC, per la quale ha prodotto anche importanti documentari. È riuscito a intervistare, in esclusiva, il premio Nobel Andrej Sacharov mentre si trovava agli arresti domiciliari. Ha scritto biografie di grande successo, come quelle dello Zar Nicola II, di John Fitzgerald Kennedy, di J. Edgar Hoover e di Frank Sinatra, e pluripremiati saggi. È l’unico autore a essere stato premiato due volte dalla Crime Writers’ Association per le sue inchieste. Questo libro ha ispirato il documentario Netflix I segreti di Marilyn Monroe.
- Casa editrice: La Nave di Teseo
- Traduzione: Bruno Amato e Laura Battaglia
- Collana: I Fari
- Genere: biografie
- Pagine: 630
Molto interessante, grazie! Ho sempre apprezzato le biografie, per cui penso proprio che la acquisterò. Buona serata. 🙂
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Ottimo! Non rimarrai deluso da questa opera 💓
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Grazie Laura! 🙂
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Ho visto di sfuggita che parlavano di questo film in tv e sinceramente trovo azzardato imitare lei, l’inimitabile. Nessuna attrice può essere all’altezza e quindi dubito sul risultato. Il libro sicuramente lo comprerò.
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In effetti non hai torto. Su questa biografia, invece, niente da dire se non che è molto ben costruita e tarata sulla donna e non solo sull’attrice. Fammi sapere!
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