
A volte mi sembra di non sapere più chi sono.
Trama
Ogni storia ha due facce. Quindi qualcuno mente. Sempre.
Il cadavere di una donna ritrovato in un bosco, con molteplici ferite d’arma da taglio e un braccialetto dell’amicizia legato attorno alla lingua. È la classica notizia di cronaca nera destinata a monopolizzare l’attenzione del pubblico, e l’esperta giornalista Anna Andrews dovrebbe essere entusiasta di seguire quel caso. Invece preferirebbe essere ovunque, piuttosto che lì. Perché il delitto è avvenuto nella cittadina in cui è nata e cresciuta e da cui è scappata a sedici anni senza guardarsi più indietro. E adesso, in quel bosco, c’è la ragione per cui ha dovuto abbandonare tutto, la causa di tutte le sue sofferenze, un ricordo del suo passato che avrebbe preferito tenere sepolto. Se i pensieri potessero uccidere, dovrebbero arrestarla subito…
Quando arriva sul luogo del delitto, il detective Jack Harper è convinto di sapere già cosa si troverà davanti. Invece gli basta lanciare un’occhiata alla vittima per rendersi conto che questo omicidio è diverso da qualsiasi altro su cui gli sia mai capitato d’indagare. Perché lui, quella donna, la conosceva bene. Da qualche mese, infatti, loro due avevano una relazione, ed erano stati insieme proprio quella notte. Jack è probabilmente l’ultima persona ad averla vista viva. Se i suoi colleghi lo scoprissero, lui diventerebbe l’indiziato numero uno…
Ogni storia ha almeno due versioni. La versione di lui e la versione di lei. La versione di Anna e la versione di Jack. Entrambi determinati a proteggere a ogni costo i loro segreti…
Recensione
Un gioco di specchi in cui il colpevole cambia volto continuamente, a seconda dell’angolazione da cui si guarda. Un gioco di sospetti, che si accavallano, si intrecciano, si confondono. Un attimo crediamo di avere colto la verità. L’attimo dopo la verità è già volala via, portata via dagli eventi che si susseguono senza sosta.
Lui e lei. Un tempo erano sposati e avevano una figlia. Poi il sogno si rompe e ognuno va per la sua strada. Un odio sottile li divide per sempre. Rancore, nostalgia e rimorsi sono ostacoli troppo grandi per superare il dolore.
Lui, Jack, è un poliziotto e scappa da Londra per rifugiarsi nuovamente nel piccolo centro in cui entrambi sono cresciuti. Lei, Anna, resta a Londra, ad inseguire il sogno di diventare conduttrice della BCC. Per un po’ ci riesce, poi ripiomba nel purgatorio, a fare l’inviata. L’alcol è sempre più l’unica ancora che la tiene a galla, dopo la morte della figlioletta. E il passato è sempre più distante, e la allontana anche dall’anziana madre, che invece ha bisogno di lei.
Il passato è una zavorra troppo pensante. Anche se vogliamo dimenticare.
Quando una giovane donna viene assassinata brutalmente Anna e Jack devono fare i conti con quel passato. Con i ricordi dolorosi di una giovinezza ingrata, quando crescere è difficile e ancora di più integrarsi, farsi accettare dagli altri. Il desiderio di piacere può essere una calamita troppo potente, che ti spinge a dire e a fare cose che non avresti mai fatto, se non per compiacere qualcuno che ti sta a cuore.
Tutta la narrazione si svolge a due voci. La voce di Jack e la voce di Anna. Ognuno dà la sua versione dei fatti, fatti che si fanno confusi, nebulosi , a tratteggiare il sospetto che sia Anna che Jack abbiano qualcosa a che fare con l’omicidio. Nel racconto dei due si inseriscono anche i fatti del passato, che vanno a disegnare un quadro sempre più complesso. Chi è davvero Anna? E cosa nasconde Jack?
Alice Feeney costruisce un thriller ad altissima tensione, che gioca con gli indizi come un prestigiatore con le sue carte, in un abbaglio continuo e destabilizzante. L’autrice è maestra nel far vedere al lettore solo ciò che vuole e sa manovrare i suoi sospetti che a fasi alterne si concentrano su Anna o su Jack, come in una ipnotica partita a ping pong.
Le pagine volano via, ma la soluzione non si farà trovare facilmente. Saprà nascondersi. E poi farà capolino, occhieggiando al lettore un’idea che sembra essere la soluzione. Di chi ci fideremo? Chi dice la verità e chi mente?
“La sua verità” è un thriller che si svolge in un spazio di tempo assai limitato, dentro il quale l’autrice scava senza sosta attraverso la ricostruzione millimetrica degli eventi. Con l’intento di confondere, abbacinare e sottintendere, la Feeney riesce a realizzare un romanzo al cardiopalma, in cui il sospetto diventa protagonista assoluto, sospeso tra un personaggio e l’altro, manovrato dai moventi che si affacciano alla mente del lettore, inconsapevole giudice e vittima sacrificale di un meccanismo perverso e geniale.
Una struttura inusuale, creata per tenere in pugno il lettore, dona a questo thriller il privilegio dell’originalità, che esalta una trama in fondo è addirittura banale, in cui il desiderio di vendetta spicca tra tutti gli altri insani desideri dell’uomo. E, in fondo, il male sta spesso dove non si giudica…
L’autrice
Alice Feeney è scrittrice e giornalista, e ha lavorato per quindici anni per la BBC come responsabile del settore Art & Entertainment. Nel 2016 si è diplomata presso la Faber Academy, la scuola di scrittura creativa nelle cui aule sono stati ideati alcuni dei bestseller più amati degli ultimi anni. Ha esordito con Ogni piccola bugia, un thriller tradotto in tutto il mondo, seguito nel 2019 da Ogni tuo passo.
- Casa Editrice: Editrice Nord
- Traduzione: Grazie Brundu
- Genere: thriller
- Pagine: 372
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.