BUONANOTTE, SIGNOR TOM di Michelle Magorian

“Notte”, ripetè e scomparve giù per la scala a pioli, richiudendo la botola. Willie intrecciò le dita delle mani dietro la testa e guardò il vetro obliquo della finestra. La pioggia ci scorreva sopra in minuscoli rigagnoli ludici. Si accoccolò sotto il tepore delle coperte. Non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe apprezzato la pioggia, e invece adesso gli piaceva. L’ultima cosa di cui si rese conto prima di scivolare nel sonno fu il tic , tic, tic delle gocce che picchiettavano sulle tegole sopra la sua testa.

Trama

Per la prima volta nelle librerie italiane, Buonanotte, signor Tom è un classico moderno che figura tra i cinquanta libri più amati di sempre dagli inglesi. Adattato più volte per il cinema e il teatro e vincitore, fra gli altri riconoscimenti, della Carnegie Medal, è un commovente romanzo dalle atmosfere dickensiane che conquisterà grandi e piccoli.

Nel 1939, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, nel timore dei bombardamenti tedeschi il governo inglese decide di evacuare migliaia di bambini dalle città e di sistemarli in campagna presso le famiglie disposte ad accoglierli. Uno di questi bambini, Willie Beech, trova alloggio presso Tom Oakley, un uomo di mezza età che vive solo, dopo la morte della moglie, nel villaggio di Little Weirwold. Il piccolo è traumatizzato: si spaventa per un nonnulla, bagna il letto tutte le notti e ha il corpo ricoperto di lividi e cicatrici. Con il tempo, le attenzioni costanti e l’affetto del signor Oakley consentono a Willie di riacquistare stabilità e serenità, ma anche di inserirsi felicemente a scuola e stringere legami di amicizia con i bambini del villaggio. L’incanto della nuova vita si infrange però quando la madre costringe Willie a tornare a Londra. Tom, inquieto per la mancanza di notizie, decide di andare in città per sincerarsi delle condizioni del bambino. Riesce a trovarlo dopo una serie di peripezie, ma fa una terribile scoperta…


Recensione

C’è davvero bisogno, ogni tanto, di leggere un libro come questo. Che ti rimetta in pace con l’umanità intera e ti avvicini all’idea che il mondo, in fondo, non è luogo così terribile in cui vivere.

“Buonanotte, signor Tom” è considerato un classico moderno. Anche se scritto in epoca relativamente recente, conserva il gusto dei libri di una volta, che diffondono buoni sentimenti e che hanno il potere di rasserenare gli animi. Un libro abitato da bambini e adatto a loro, ma buono da leggere anche per gli adulti, che potranno beneficiare della scrittura semplice, efficace e ben oliata della Magorian.  Una lettura piacevole, rilassante,  a tinte pastello, dalla quale non ci si può che attendere un lieto fine. Un romanzo al passato e sul passato, con una classica struttura ad episodi.

Un tuffo in un passato ormai lontanissimo, in cui, spesso, tra bambini e adulti c’era un confine a volte complicato da attraversare, in cui ignoranza, pudore e pessime convinzioni facevano a gara per caratterizzare il rapporto tra genitori e figli, ma anche più in generale, tra adulti e bambini, segnato da durezza,incomprensione e intolleranza.

Tom e Willie sono entrambi soli e spezzati dagli eventi della vita. Il primo ha perso la giovane moglie e il figlio che portava in grembo tanti anni or sono e si è chiuso nel suo dolore.  Il secondo è un bambino che non ha mai conosciuto l’amore né mai ha ricevuto attenzione dalla madre. Piegato dalle punizioni e indurito dall’assenza di qualsiasi contatto fisico, pensa di essere un bambino cattivo, meritevole di tutte le sue disgrazie.

L’incontro tra i due è provvidenziale. La vicinanza prima e l’amore poi saranno sufficienti a guarire entrambi dai loro malesseri, in un crescendo di eventi grandi e piccoli che non potranno che deliziare il lettore,  trasportato in un soffio nel cuore della campagna inglese, grondante di pioggia, dentro a piccoli centri dove tutti si conoscono per nome e dove la solidarietà è un valore da prendere molto sul serio. Un periodo, quello, in cui manca del tutto l’attenzione alla crescita armoniosa del bambino, alla sua realizzazione, al suo sviluppo emotivo. Del resto, c’è anche altro cui pensare. La guerra incombe e con essa la paura dei bombardamenti, della povertà, della fame.

“Buonanotte, signor Tom è il romanzo perfetto della buonanotte, appunto. Buono da leggere ad un bambino sotto le coperte, ai suoi sogni, che premono, gioiosi, sulle sue palpebre, inducendolo al sonno.

Un romanzo dove il bene trionfa, una medicina per i nostri tempi frenetici e densi di priorità, di diritti, di sensibilizzazione verso i mille malesseri del nostro tempo, da sembrare inutili, inconsistenti e svuotati da ogni significato. Tempi che hanno bisogno che si getti uno sguardo al passato, per rallegrarci delle nostre conquiste e per ricordarci l’enorme potere delle cose semplici.


L’autrice

Michelle Magorian nasce a Portsmouth nel 1947. Studia recitazione e mimo, poi si specializza in Film Studies alla London University e comincia a recitare. Nel frattempo scrive racconti, uno dei quali costituirà l’ossatura del suo romanzo più celebre, Buonanotte, signor Tom. La storia è stata adattata in forma di musical, di pièce teatrale e di film. Tra gli altri libri dell’autrice ricordiamo A Little Love Song, Just Henry e Back Home.


  • Casa Editrice: Fazi Editore
  • Collana: Le Strade
  • Traduzione: Arianna Pelagalli
  • Genere: narrativa straniera
  • Pagine