
(…) E ti amai in ogni ritorno ed eclissi, quando eravamo noi l’assioma dell’amore e combaciavamo con la nostra evidenza, il nostro spazio, con l’accelerazione dell’asse padre del presente e la solitudine del sudore, noi fragili e coraggiosi, di poche parole, nel nudo blu del mondo come corsari (…).
Recensione
Un libro fatto di istantanee. Un libro che racconta storie, tessere colorate che forse si incastrano o che spesso se ne stanno da sole, senza timore di essere senza capo né coda, senza che una musica le accompagni in un coro.
Non so cosa sia la poesia o cosa sia poetico. Non cerco una definizione, né dei confini entro i quali ingabbiare parole e frasi. Ma so riconoscere nella scrittura la vibrazione che tocca dentro e che lascia un ricordo fatto di leggiadra malinconia.
Leggere “ Asintoti e altre storie in grammi” è stato un colpo di fulmine. Mi sono innamorata degli scritti di questo autore, in cui ho trovato una sensibilità e una profondità che non leggevo da tempo.
Davide Rocco Colacrai coglie la bellezza come noi cogliamo un fiore. La sa trovare, in mezzo al caos delle nostre vite. La vede, la prende e la rende musica. E con questa musica allieta e cura le nostre vite, rese ottuse dalla velocità delle nostre corse quotidiane.
Colacrai ha una penna magica, che usa come fosse un cesello. O come fosse un ago, con il quale tesse virtuosi ricami, combinando le parole a formare un insieme coerente e perfetto, degno di elevare il nostro animo ad un livello di conoscenza e di consapevolezza che probabilmente nemmeno noi ci raffiguriamo.
Le sue poesie hanno una metrica coraggiosa, ardita e indomabile. Alcune di esse sono terribilmente vicine alla prosa, perché raccontano storie. Parlano di ricordi, persone, cose, avvenimenti. Disegnano pensieri o desideri. Descrivono la purezza di un sentimento e la meraviglia di un attimo irripetibile.
E appena prima di lasciar andare le parole verso la meraviglia di una immagine, il poeta ci offre uno stralcio di un pensiero, una strofa di una canzone, una citazione. Come a prepararci. Come a cercare egli stesso, la giusta atmosfera per i suoi versi.
Ecco dunque un’opera da sorbire piano. Un’opera che colpisce là dove è più tenero e che sa farsi spazio anche dove la corteccia è più dura. Tra le spine. Un’opera spesso condotta in prima persona che si lascia esplorare senza pudore. Il lettore si potrà affacciare a guardare dentro queste immagini. Dentro la vertigine che le parole, se ben combinate, sanno infondere nell’uomo, vittima dell’insopprimibile desiderio di cadere dentro ad un’oasi di inchiostro.
L’autore
Giurista e Criminologo, Davide Rocco Colacrai è al suo undicesimo anno di carriera letteraria e nel frattempo ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti, molti anche internazionali ed europei. Tra gli ultimi: il “Memorial Gennaro Sparagna”, l’“Unicamilano”, “Le rosse pergamene” e il “Ut Pictura Poesis-Città di Firenze” tutti e quattro per l’edito; la medaglia d’oro al merito al PremioInternazionale “Medusa Aurea” organizzato dalla AIAM (Accademia Internazionale di ArteModerna) negli anni 2018 e 2109, il “Parole e Poesia” e il Riconoscimento al Merito Speciale della Giuria nell’“Apollo dionisiaco” per il secondo anno consecutivo, inoltre il Premio Letterario Europeo “Massa, città fiabesca di mare e marmo” e la Medaglia di Letterato del XXI secolo conferita dalla Accademia Internazionale Francesco Petrarca.
Ė autore dei seguenti libri: “Frammenti di parole” (2010), “SoundtrackS” (2014), “Le trentatré versioni di un’ape di mezzanotte” (2015), “Infinitesimalità” (2016), “Istantanee Donna (poesie al femminile)” (2017), “Il dopo che si ripete, sempre in sordina” (2018) e “polaroiD” (2018), che ama presentare sotto forma di spettacoli di “poesia in teatro”, con cui gira da alcuni anni l’Italia.Hanno scritto di lui Alfredo Rienzi, Carmelo Consoli, Livia de Pietro, Armando Saveriano, ItaloBonassi, Flavio Nimpo, Mauro Montacchiesi, Gordiano Lupi, Alfredo Pasolino, Stefano Zangheri e molti altri.
Nel tempo libero, insegna matematica, studia recitazione, è autore radiofonico per whiteradio.it, colleziona 45 giri da tutto il mondo (ne possiede duemila), ama leggere, praticare sport all’aria aperta e viaggiare.
- Casa Editrice: Le Mezzelane
- Genere: poesia
- Pagine: 80
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