I pesci non si fan sentire, quando vengono torturati. Io uguale: i miei trentun anni a Poggio Berni, tutti in apnea, li ho vissuti.” “Sono sempre stato convinto di essere un ragionatore. E che gli altri non li facevano, ragionamenti al mio livello. Tanto meno a Poggio Berni”. 5 dicembre 2025 Il diavolo non staContinua a leggere “OPPURE IL DIAVOLO di Luca Tosi”
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QUESTO MIO CORPO di Sara Durantini
1 dicembre 2025 La ragazza con il trench. Inizio dal fondo, dalle ultime parole di Sara Durantini, autrice della prima biografia italiana dedicata a Annie Ernaux. Ernaux, che per Sara è arrivo e partenza. Esempio, ispirazione e profondissima riflessione sull’esistere della donna nel nostro tempo. Narrarsi per spiegare, per rappresentare il significato di vivere inContinua a leggere “QUESTO MIO CORPO di Sara Durantini”
ANIMALI, CUSTODI DI STORIE di Francesca Matteoni
Circondata dalla mia paura e poi dai ghiacci, la foca leopardo canta una leggenda straniera. I suoi suoni pulsano siderali come se, alla confluenza degli oceani meridionali, qualcuno stesse sintetizzando segnali dalla galassie, aprendo un portale. Il futuro lo varca e mi bisbiglia la più formidabile delle rivelazioni: la possibilità di un mondo senza umani.Continua a leggere “ANIMALI, CUSTODI DI STORIE di Francesca Matteoni”
L’USO DELLA FOTO di Annie Ernaux e Marc Marie
Cerco di descrivere la foto con un doppio sguardo, quello di allora e quello di adesso. Ciò che vedo ora non è ciò che vedevo quella mattina, quando sono scesa prima di colazione e mi sono ritrovata nel corridoio dell’ingresso con il mio ricordo umido della notte. Alcuni elementi di questa scena non sono immediatamenteContinua a leggere “L’USO DELLA FOTO di Annie Ernaux e Marc Marie”
GRANDE RAGAZZA, PICCOLA CITTA’ di Michelle Gallen
A giudicare dalla penombra nella camera da letto Majella capì che il sole mattutino era sparito e un altro cielo grigio premeva su di loro con tutta la sua forza e lo avrebbe fatto fino a che l’invisibile sole non fosse affondato dietro le montagne. Controllò il cellulare: “nessun nuovo messaggio”. Si rimise giù eContinua a leggere “GRANDE RAGAZZA, PICCOLA CITTA’ di Michelle Gallen”
INTRODUZIONE ALLA MIA MORTE di Fabio Massimo Franceschelli
L’essere oggetto di dimenticanza – stavolta non come responsabile ma come vittima – l’aveva confortato del fatto che l’amnesia improvvisa ha l’essenza e la pervasività del tragico: l’inaspettato vuoto di memoria che coglie l’attore prima di una battuta pronunciata alla perfezione migliaia di volte, quel buco, quello strappo nella tela della rappresentazione, svela l’artificiosità disarmataContinua a leggere “INTRODUZIONE ALLA MIA MORTE di Fabio Massimo Franceschelli”
STORIA PROSSIMA di Dario Pontuale
La casa, le cose, il caso scrivono la storia. Nulla si cancella, soprattutto a Roma. Prossima è la storia che sta per arrivare, ed è già qui. La storia che ci sfiora, ci riguarda, ci abita. 19 ottobre 2025 Ci sono romanzi che parlano del passato e altri che sembrano venire dal futuro per raccontarciContinua a leggere “STORIA PROSSIMA di Dario Pontuale”
SCINTILLE di Alice Zanotti
A volte quei ragazzini, ma anche gli altri, ci chiamano potok. Per loro siamo una, siamo due, siamo tre. Siamo streghe, siamo come Nina, perché ci parliamo sopra come i rami che stanno uno sopra l’altro prima di scintillare, perché ci hanno visto appendere i nostri pezzi di stoffa rosa all’albero morto giù al torrente,Continua a leggere “SCINTILLE di Alice Zanotti”
PICCOLI MIRACOLI SOTTO LA PIOGGIA di Piero Meli
“Ci siamo persi e non lo sappiamo ancora”. Me lo ripeto un’ultima volta. Ma stavolta, la frase non fa male. Forse il vero passo avanti è accettare che si può cadere. Capire che ci si può rialzare anche senza sapere dove si sta andando. La città è grande. Io sono ancora giovane. Abbastanza per perdermiContinua a leggere “PICCOLI MIRACOLI SOTTO LA PIOGGIA di Piero Meli”
UMAMI di Laia Jufresa
A volte mi sveglio nel bel mezzo della notte e penso a quante volte ho dato per scontato il nome Noelia Vargas Vargas. Mi si ammassa un’energia nera nelle gambe, potrei prendere a calci qualcosa. Ma il massimo che prendo a calci è la coperta, più come un bambino capriccioso che come un uomo incazzato.Continua a leggere “UMAMI di Laia Jufresa”