L’IMPOSTORE di Martin Griffin

Raccontare per primo la tua storia non la rende per questo più vera.


Trama

Per Remie Yorke questo è l’ultimo turno al Mackinnon Hotel prima della chiusura invernale. L’indomani potrà finalmente lasciare la Scozia e godersi il tepore di Santiago del Cile. Sempre che la tempesta di neve non blocchi ogni collegamento col mondo esterno… Mentre le temperature precipitano e le linee telefoniche si interrompono, un uomo ferito chiede rifugio. Si tratta dell’agente Don Gaines, rimasto coinvolto in un terribile incidente. L’unico altro sopravvissuto? Il detenuto che la sua squadra stava trasportando. Bisogna isolare l’hotel, controllare ogni via di uscita e mettere in sicurezza gli unici due ospiti dell’albergo. Remie non capisce esattamente cosa stia succedendo, nonostante ciò l’unica cosa che può fare è mettersi a disposizione di quell’uomo; in fin dei conti è un poliziotto. Ma poco dopo arriva un secondo sconosciuto: anche lui è ferito e anche lui dichiara di essere Don Gaines. Stessa uniforme, stesso nome, stesso tesserino. Qualcuno sta mentendo e Remie, senza alcuna via di fuga, dovrà scoprire chi dei due sta dicendo la verità prima che sia troppo tardi. Perché se non la ucciderà il freddo, lo farà uno di loro… Un thriller al cardiopalma ambientato nelle aspre Highlands scozzesi. Un esordio brillante e avvincente nella migliore tradizione del giallo, da Daphne du Maurier a Tana French, da Stephen King a Lucy Foley.


Recensione

Un thriller che si consuma nello spazio di una notte e che ha tutte le carte in regola per atterrire il lettore solleticando le sue paure ataviche. La natura, imbizzarrita e incontrollabile, una forza inesauribile che sa come ridurre l’uomo ai minimi termini.. E gli abbagli della mente, gli inganni della nostra coscienza, che si appiglia spesso a falsi segnali, pur di vedere dipinto un quadro che sia rassicurante.

Il talento di Martin Griffin, al suo esordio, sta proprio nella capacità di accostare magistralmente questi due temi, dando vita ad un romanzo vivo, crudele, ammaliatore, dato alla luce all’esatto scopo di produrre in chi legge il brivido dell’inatteso e dell’inattendibile.

Facile per chi legge mettersi nei panni di Remie Yorke, una trentenne che nella vita ha combinato poco o niente, una vita spesa a proteggere il fratello minore dalle insidie che lo hanno allontanato a poco a poco dalla scuola, dalla famiglia, dai valori veri, inghiottendolo dentro all’infido imbuto della malavita organizzata.

Remie ha speso tutte le sue energie per raddrizzare la vita del fratello Cam, senza riuscirci. Lui adesso è morto. Ha perso la vita in carcere, in modo misterioso.

E’ solo per lui che Remie fa il portiere notturno al Mackinnon Hotel, nelle Highlands scossezi. Un luogo isolato, non scevro di quella bellezza aspra e selvaggia che caratterizza il territorio in cui sorge, proprio vicino al carcere. Ma ora che suo fratello non c’è più, Remie ha deciso di lasciare quel lavoro per andare in Cile, a inseguire i sogni infranti di Cam.

Stanotte è la sua ultima notte al Mackinnon Hotel. Domattina salirà in macchina diretta all’aeroporto. L’albergo è vuoto. Tutto il personale se n’è andato, e tornerà solo in primavera, quando l’albergo aprirà di nuovo.

Ma quella notte accadrà l’inatteso. Un ospite busserà alla porta in cerca d’aiuto dopo un incidente. E, poco dopo, un altro ospite suonerà il campanello. Entrambi indossano la divisa della polizia, entrambi dicono di essere lo stesso uomo, l’agente Gaines. Ma è subito chiaro che solo uno di loro è chi dice di essere. L’altro è un feroce assassino, in fuga dal carcere.

“L’impostore” è un thriller decisamente ad alta tensione. Buio, claustrofobico, scritto per distruggere ogni certezza del lettore, che non saprà più affidarsi alla propria razionalità per trovare il bandolo della matassa.

I labirinti che ottenebrano la mente umana, che confondono i nostri preconcetti e le nostre fondamenta razionali, si fondono con le urla della natura selvaggia, che detta legge e sottomette tutto e tutti. Sullo sfondo l’eco di ricordi dolorosi, di attimi che non potranno più tornare, di legami che si spezzano e che fanno male.

Una notte lunga, pericolosa, infida e piena di sorprese, metterà alla prova Remie e si aprirà verso prospettive inattese. E noi, con lei, traffitti da brividi di freddo e di paura, proveremo a scoprire chi è l’impostore e cosa vuole davvero.

Un’ottima prova per Griffin, che dimostra di saper ammaestrare le paure più subdole dell’uomo e di farne materia per un’esperienza di lettura a tutto tondo.

Un romanzo da leggere davanti al fuoco con una tazza di buon thé in mano. Per combattere il freddo della neve che scende copiosa e turbinante e di quel brivido lungo la schiena che non vuole andarsene.


L’autore

Martin Griffin è al suo entusiasmante esordio nella narrativa poliziesca. Prima di dedicarsi alla scrittura, ha svolto diversi lavori, tra cui quello di vicepreside. Vive a Manchester con la moglie e la figlia.


  • Casa Editrice: Giunti Editore
  • Traduzione: Adria Tissoni
  • Genere: thriller
  • Pagine: 287
  • in libreria dal 4 gennaio 2023