PUZZLE di Franck Thilliez

Ancora una volta si chiese dove finisse la realtà e iniziasse la finzione. Fino a che punto le radici del gioco fossero penetrate in lui. E cosa volesse davvero quel maledetto organizzatore sessantenne.

Ilan si stese sul fianco senza svestirsi, con la gruccia vicino. Quella notte avrebbe lasciato la luce accesa. Di dormire non se ne parlava proprio.


Trama

Lucas Chardon è rinchiuso in un ospedale psichiatrico e per la prima volta chiede di raccontare come sono andate le cose il giorno in cui la sua vita è cambiata per sempre. Quel giorno, la polizia ha rinvenuto otto cadaveri trucidati in un rifugio. Insieme a loro c’era lui, in lacrime, ricoperto di sangue e privo di memoria. Altrove, Ilan Dieduset riceve una telefonata: è la sua ex ragazza, Chloé. Dice di aver trovato l’ingresso a Paranoia, un ambitissimo gioco di ruolo gestito da un’entità misteriosa: tutti lo stanno inseguendo, ma nessuno conosce le regole. Ilan è stato un giocatore compulsivo, in passato, e la tentazione è troppo forte. Dopo un inquietante processo di selezione, Ilan e Chloé, insieme ad altri sei candidati, vengono convocati in un ospedale psichiatrico in disuso isolato tra le montagne. Regola numero uno: niente di quello che stai per vivere è vero; questo è un gioco. Regola numero due: uno di voi morirà. La partita comincia e, quando il gruppo inizia a sospettare la presenza di un intruso, la paranoia prende lentamente corpo. Con il passare delle ore, la competizione assume forme sempre più perverse, in una sorta di folle e angosciante meccanismo. Dove finisce il gioco e dove comincia la realtà? Chi accetterebbe di morire per un gioco?


Recensione

Thilliez chiama e io rispondo!

A distanza di un anno dal suo ultimo romanzo ”C’era due volte”, il maestro francese del thriller torna oggi in libreria con un altro gioiello di suspense e tensione emotiva. Un titolo che già richiama le caratteristiche che hanno dato enorme risonanza alle opere di questo scrittore, ossia enigmi, scatole cinesi, rompicapo enigmistici, indovinelli. Chi conosce l’autore sa già che leggere a volte non è sufficiente. Bisogna interpretare, scoprire una chiave di lettura che trasformerà il romanzo in un algoritmo matematico capace di stravolgere ogni apparente significato. Come se non bastasse, ecco giungere eco rimbombanti di misteri che da sempre incuriosiscono l’uomo: i ricordi, la memoria, il subconscio. Argomenti che inevitabilmente attraggono il lettore come una falena dalla luce e che Thilliez manipola con grande confidenza.

Insomma, Thilliez è a giusta misura un mago della letteratura, un negromante, un illusionista. Un vero e proprio prodotto da banco, ormai all’apice del successo.

Il titolo, dicevamo. Puzzle, ossia uno dei sostantivi maggiormente accostati alla sua produzione letteraria.

Tante tessere sparse su una superficie da rimettere insieme in modo coerente. Tessere che compaiono in alto nelle pagine che introducono i capitoli (ben 64, guarda caso un numero pari, addirittura un quadrato perfetto…). Tessere che possono essere ricomposte (io le sto ritagliando…. follia pura o soluzione di un mistero??)

Ma veniamo al romanzo. Questa volta Thilliez gioca con la sovrapposizione di realtà e finzione. La finzione è quella di un gioco. Una porta da scoprire che conduce i concorrenti in una realtà virtuale, che esiste ma che, per definizione non è reale. Il tema del virtuale, peraltro, è davvero attuale. Realtà fittizie in cui rifugiarsi per fuggire una realtà che non ci accoglie, che spaventa, che è estranea. Paradisi finti che portano chi vi si rifugia sempre più lontano dalla vita vera.

Un gioco, dunque. Dei concorrenti, una posta. E un luogo, in cui il gioco si svolge.

Un vecchio ospedale psichiatrico, chiuso tra le gole innevate delle Alpi francesi. Sinistro, spettrale, denso di ricordi dolorosi, fatti di costrizione e cure al limite dell’umano. Un labirinto, nel quale riecheggiano ancora le urla dei malati. Corridoi bui, stanze gelide, in cui si praticavano lobotomie ed elettroshock.

Un gioco subdolo e dei concorrenti tra i quali si celano degli impostori. Qualcuno morirà, recita il regolamento del gioco. E niente di ciò che appare sarà reale, ma solo lo specchio incantatore del gioco stesso.

La trama è circolare, scoprirete perché. E il tema della memoria è il re di ogni argomento e lascia intravedere modi spaventosi per modificare i ricordi, la coscienza, la percezione di sé.

E mentre il gioco prende il sopravvento sui giocatori, e l’ospedale psichiatrico si colma di coni d’ombra sempre più spaventosi, le eco terribili di un massacro che si è consumato tra le aspre montagne inaccessibili apre scenari sconvolgenti.

La tensione si farà palpabile e la voglia di sapere di più diverrà un tarlo che morde dal profondo fino a sanguinare. La prosa ipnotica di Thilliez fa il resto. Una scrittura che semina il dubbio, piena di pause e di interrogativi.

Ma….  quando le aspettative sono alle stelle, capita di registrare un sottile velo di delusione, vero? Credo che sarete d’accordo con me. Ecco le mie perplessità:

– la presenza di un solo piano narrativo. Una sola storia, un solo ambiente, un solo protagonista.

– dove sono finiti gli indovinelli, le sciarade, gli enigmi?

– il finale… beh, non posso dire niente, quindi mi fermerò qui.

In ultima istanza, accade sempre così, anche nella vita. Dopo la passione iniziale, tutto si affievolisce un poco, anche, in questo caso, la vera e propria ossessione che ho (avuto?) per Thilliez.

Se penso a Il Manoscritto e a Il sogno…. confesso che siamo lontani dal clamore e dall’estasi che queste due letture provocarono in me.

Ma starà a voi giudicare e a farmi sapere, giusto?


L’autore

Franck Thilliez è nato ad Annecy ed è un ingegnere informatico. Nel 2004 pubblica il suo primo libro Train d’enfer pour Ange rouge. Ha vinto i premi Les Prix des lecteurs «Quais du Polar» 2006 e Prix SNCF du Polar 2007 con il libro La Chambre des morts. Giallista di grandissimo successo, i suoi libri hanno venduto un totale di sette milioni di copie e nel 2021 è stato tra i tre autori più venduti in Francia in assoluto. Attualmente vive tra Pas-de-Calais, Antille e Guyana. Fazi Editore ha pubblicato Il manoscritto nel 2019, Il sogno nel 2020 e C’era due volte nel 2021.


  • Casa Editrice: Fazi Editore
  • Collana: Darkside
  • Traduzione: Federica Angelini
  • Genere: Thriller
  • Pagine: 419