BEETHOVEN di Rocco Di Campli

La nostra storia comincia in una serata di dicembre di due secoli e mezzo fa, nella città di Bonn, dentro a una palazzina in stile barocco. Siamo al numero 515 di Bonngasse. La città ha appena dato i natali a Ludwif Van Beethoven ma non è ancora pronta ad accogliere nel grembo questo figlio d’arte, non è ancora consapevole di cosa stia davvero succedendo.

Trama

Ludwig Van Beethoven fu uno dei più grandi geni mai esistiti, secondo l’opinione di molti, il più grande musicista di tutti i tempi. Il suo contributo fu inestimabile, la parabola artistica inseparabile dal suo percorso umano. Beethoven fu il primo musicista “indipendente” della storia. Compose per sé, non per i committenti, e per esprimere i palpiti segreti dell’anima. Ponendo se stesso al centro della propria opera, divenne una figura eroica, riversando nella musica i propri affanni personali e trasformandoli in un messaggio di pace e di speranza universale. Questo volume è un viaggio per accostarci a Beethoven, scandagliandone l’animo e le sfaccettature della complessa personalità. A partire dalla descrizione delle caratteristiche fisiche, attraverso la ritrattistica e le testimonianze di personaggi coevi (come Rossini), conosceremo il Maestro affrontando vari aspetti della sua esistenza: il quadro storico, le vicende politiche, gli amori, le amicizie, il coinvolgimento con gli ideali illuministi, gli slanci emotivi e gli influssi sui futuri romantici.


Recensione

Di Beethoven è stato scritto tantissimo. Genio assoluto della musica, uomo dalla vita tormentata, burbero, caparbio, destinato all’immortalità. Una vita consacrata all’arte della musica. Un musicista geniale e trasgressivo, che il destino ripaga con la sordità, quasi a sottolineare la natura divina delle sue note, mescolate in combinazioni sublimi e irripetibili, così meravigliose da accostarsi alla perfezione o alla magia, rifuggendo la matrice umana, rigettata appunto dalla sordità del suo illuminato artefice.

Un artista assoluto, che ha rivoluzionato la musica, che ha creato suoni mai ascoltati prima da orecchio umano. Un artista immortale, la cui musica viaggia nello spazio dentro alla capsula del tempo delle sonde Voyager, ad indicare l’eccellenza e l’estasi che un uomo può essere in grado di produrre. Un uomo che in vita fu tormentato da molti tarli e che adoperò la musica per scacciarli, consapevole di avere tutti i mezzi per rivoluzionare il mondo dei suoni e la concezione stessa di musica.

Questa biografia, accurata ed entusiasmante, mostra tuttavia alcuni lati inediti proprio per la sua struttura.

Il susseguirsi dei capitoli, che segue un preciso schema cronologico. L’abbondanza di riferimenti storici, così pregnanti per l’intera vita del musicista, che fu anche interessato e conoscitore degli eventi politici del tempo. Costellata da riferimenti testuali e bibliografici e da citazione di personaggi coevi al maestro. Con la precisa evidenza dell’intera produzione artistica del periodo. Rocco Di Campli fa davvero un lavoro certosino e si immerge nell’intima quotidianità di un genio, che subì l’indigenza economica e che mai conquistò una relazione amorosa duratura e stabile, mancanza che compensò consacrando alla musica l’intera sua vita.

Una biografia che riesce a tenere alta l’attenzione di chi legge dall’inizio alla fine, grazie alla freschezza della prosa utilizzata, alle curiosità e agli aneddoti che sovente propone al lettore e, non ultima, alla passione e all’entusiasmo dell’autore che traspare dalle pagine senza alcuna remora. Un entusiasmo e una passione altamente contagiosi.

Del resto la vita di Beethoven è affascinante. Non solo per la genialità e la meraviglia della sua produzione artistica,  ma per la sua complessità e la sua tragedia. Immaginarsi di comporre musica immortale non potendola ascoltare. Creare musica sentendola da dentro, immaginandola, è un concetto che sfiora l’assurdo e che racchiude l’intensità e la unicità di questo genio assoluto.

Rocco di Campli riesce nell’intento di scrivere l’ennesima biografia di Beethoven con grande maestria e freschezza regalando al lettore anche dei focus delle sue opere, in particolare  le nove sinfonie, ma anche le sue sonate. Insomma, Di Campli riesce a confezionare un’opera completa e ben fatta, che si legge con facilità e profondo interesse. Certo, non si nega che questo sia anche merito del protagonista, un artista poliedrico e tormentato. Ma ciò non toglie il valore di questa biografia, che è davvero un’opera completa, che merita di essere letta.

Il risultato della lettura è un’empatia istantanea verso Beethoven, le sue debolezze e le sue incredibili virtù. Di Campli riesce nell’impresa di umanizzare questo sublime e immortale genio musicale, di avvicinarlo al lettore, di spogliarlo di un’aura di perfezione che non ha mai avuto nella realtà. Una sorta di riabilitazione di un genio per restituirlo alla sua dimensione umana.


L’autore

Rocco Di Campli. Ingegnere meccanico, coltiva da sempre la sua passione per la musica sinfonica. La storia e la musica di Beethoven lo hanno coinvolto da sempre, fino a farlo diventare un profondo esperto. Ha tenuto conferenze sulla figura del grande musicista.


  • Casa Editrice: Diarkos
  • Genere: biografia
  • Pagine: 474