
3 settembre 2024
Volo e pietra: incanto e disincanto di due anime ribelli
Fresco di stampa (è uscito ieri 3 settembre per La Nave di Teseo) e vincitore, in Francia, di numerosi premi tra cui il prestigioso Prix Goncurt nel 2023, 𝑽𝒆𝒈𝒍𝒊𝒂𝒓𝒆 𝒔𝒖 𝒅𝒊 𝒍𝒆𝒊 è il romanzo perfetto per intraprendere un viaggio sensoriale, storico e sentimentale nell’animo di un talentuoso scultore italiano, Mimo Vitaliani e nella storia d’Italia, dagli inizi del novecento e fino agli anni 80.
Una storia fedelmente resa, che da questa mutua gli umori, i dissapori e le storture del regime fascista, della guerra, della società patriarcale e dei compromessi che all’epoca, come adesso, occorreva accettare per emergere, specie se eri diverso o femmina.
I protagonisti del romanzo sono due personaggi particolari. Lui, Mimo, è affetto da nanismo. Povero, costretto da piccolo a lasciare la propria casa al seguito di uno zio tirannico e alcolista, dovrà lottare con ogni sua cellula per essere accettato dagli altri. La sua arte, attenta a restituire realismo ai suoi soggetti, lo porterà a contatto con una delle famiglie più potenti del tempo, gli Orsini, a cui appartiene Viola, impavida sognatrice, sulla quale si concentrano mille forze concentriche e pericolose: il desiderio di spiccare il volo e la voglia di affrancarsi dai soprusi di una società patriarcale, che vuole la donna moglie mansueta e madre votata al sacrificio.
Viola rifugge questa immagine già anche nel suo aspetto androgino e spigoloso. Con Mimo suggella un patto di perpetua assistenza e vicinanza. Patto destinato ad avere vita dura, quando Viola vedrà infrangersi i suoi sogni e quando Mimo pagherà il proprio successo come scultore con il compromesso e il tradimento.
Eppure questo amore, che sarà puro e platonico fino alla fine, è un legame più forte di qualsiasi condizionamento. Anche quando uscirà sconfitto dalle prove della vita. E quando il destino chiuderà un sipario di macerie e di sangue, per Mimo giungerà l’occasione della sua vita di artista: una Pietà mistica, dalle suggestioni ipnotiche, che sembra condizionare chiunque la osservi. Un’opera pericolosa e misteriosa che dovrà essere celata agli occhi degli altri.
Vegliare su di lei è una grande storia d’amore e di lotta. Di amicizia, di sofferenza e di voglia di volare per fuggire alle prigioni che ci inchiodano a terra, senza sbarre ma ugualmente inespugnabili, specie per un nano e per una donna.
Un romanzo che attraversa la storia e la comprime in un unico anelito di libera espressione. Una scrittura perfetta, a tratti cinica e cruda, ma sempre, sempre tesa a scavare dentro ai desideri di chi lotta per avere voce.
Nessuno vince. Tutti in qualche modo escono sconfitti. Eppure ognuno chiude in bellezza, libero e senza limiti.
A volte per fuggire da una gabbia non serve forzare le sbarre. La libertà è sempre un fatto intimo e come tale resta dentro di noi. E ci rende simili a luce.
Il romanzo
Nel grande gioco del destino, Mimo sembra proprio aver ricevuto le carte sbagliate. Affetto da nanismo, nato in una famiglia di poveri immigrati italiani in Francia, perde il padre, scultore che gli aveva insegnato i rudimenti dell’arte, durante la prima guerra mondiale quando lui è ancora molto piccolo. Incapace di mantenere entrambi, la madre lo affida a uno “zio”, Alberto, in Italia, anche lui scultore, ma dedito più alla bottiglia che allo scalpello. Mimo, però, ha dalla sua un grandissimo talento per la scultura, coraggio e determinazione. Viola Orsini, invece, erede di una famiglia importante, tra le più potenti di tutta la Liguria, trascorre l’infanzia e l’adolescenza tra gli agi e le comodità, ma è troppo intelligente e ambiziosa per potersi rassegnare a vivere una vita di ozio e noia. Sin da bambina va contro le consuetudini tipiche della sua classe e sogna in grande. Mimo e Viola non si sarebbero mai dovuti incontrare, ma il destino è inintelligibile, e così, a tredici anni, si trovano, si sfiorano, si riconoscono e giurano solennemente di non lasciarsi mai. Su di loro, però, incombono le differenze di ceto, che sembrano precludergli ogni possibilità di stare insieme. Sullo sfondo, gli anni convulsi e turbolenti del primo conflitto mondiale, del dopoguerra, del fascismo e della liberazione, attraverso i quali Mimo e Viola saranno costretti a camminare, cercando di tenersi stretti l’uno all’altra, uniti da un legame incrollabile.
L’autore
Jean-Baptiste Andrea è un regista, scrittore e sceneggiatore francese. Mia regina (Einaudi 2018), il suo romanzo d’esordio, ha vinto il Prix Femina des lycéens e il Prix du premier roman e in totale ha raccolto 12 premi letterari. Lavora come sceneggiatore e regista tra la Francia e gli Stati Uniti. Il suo secondo romanzo Deux million d’années et un jour è uscito dopo due anni. Des diables and saints (L’uomo che suonava Beethoven, Einaudi 2022) fa parte della sua trilogia sull’infanzia e si è aggiudicato il Grand Prix RTL-Lire, il premio Relay des Voyageurs Lecteurs e il Prix Ouest-France Étonnants Voyageurs. Nel 2023 conquista il Premio Goncourt con Vegliare su di lei, «la storia d’amore tra Michelangelo – che sogna di diventare un grande artista – e Viola – che sogna di volare. Un romanzo perfetto, sull’amore per l’arte, sull’amore eterno tra un uomo e una donna, sul coraggio di seguire i propri sogni e le proprie idee», come ha scritto Elisabetta Sgarbi, editore La Nave di Teseo.
- Casa editrice: La Nave di Teseo
- Traduzione: Simona Mambrini
- Pagine: 480
- Prezzo: E 22
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