
La casa, le cose, il caso scrivono la storia. Nulla si cancella, soprattutto a Roma.
Prossima è la storia che sta per arrivare, ed è già qui. La storia che ci sfiora, ci riguarda, ci abita.
19 ottobre 2025
Ci sono romanzi che parlano del passato e altri che sembrano venire dal futuro per raccontarci il presente. Storia prossima è uno di questi. Pontuale ci porta in un’Italia non troppo lontana, in un tempo che sembra alle spalle ma che in realtà ci cammina accanto: un Paese in cui la memoria collettiva si sfilaccia, la politica diventa spettacolo, e le vite private vengono travolte da un’ansia di sopravvivenza che sa di precarietà e rassegnazione. Un libro che non è solo una “storia”, ma una riflessione lucida e a tratti feroce su chi siamo diventati.
Ciò che lascia questo romanzo arguto e graffiante è la certezza che per emergere e fare un piccolo spicchio di storia occorra solo il coraggio di crederci e di mettersi in gioco. Il potere della lotta e la sua realizzazione che si fonda su un atto di volontà. La caparbietà, la solida determinazione di voler costruire uno spazio di libertà dove anche l’uomo più umile si senta a casa. Dove le sue istanze siano abbracciate anche dagli altri. Dove tante voci diventano un coro che non si può far tacere. Storia prossima è un libro terapeutico e motivazionale.
È quasi certo che l’autore, Dario Pontuale, critico letterario e bibliotecario, che ha sapientemente investito sei anni di vita nelle ricerche per questo romanzo, non intendesse farne un esempio di stoicismo e solidità interiore. Ma sta di fatto che raccontando la storia della famiglia Picca, giunta in città dalla campagna per servire un nobiluomo e i cui figli e nipoti intrecceranno la propria vita con personaggi e situazioni che hanno fatto la Storia, Pontuale costruisce una parabola affascinante che mostra le possibilità che la Storia lascia alle sue umili comparse. I Picca, prima servi, poi tipografi, attacchini e infine intrepidi giornalisti ci faranno vivere dentro ad un Paese in movimento, ove ferve la scintilla dell’anarchia. Dove la ribellione è un fiume che si ingrossa e trascina quei detriti capaci di costruire nuove realtà. Dove non c’è ostacolo che possa sopire gli aneliti del più deboli e in cui il potere precostituito è un castello senza fondamenta, che rischia di sprofondare.
Dario Pontuale lascia che la Storia ceda linfa vitale alla storia che narra in questo suo romanzo. E fa di più, mettendo ai margini della trama personaggi storici veramente vissuti. Questo rende la narrazione difficilmente incasellabile, di fatto a metà tra il romanzo storico e la fiction. Ma Storia prossima è anche altro e di più. È romanzo di formazione ed è romanzo civile, poiché mette al centro lo spirito di una nazione che riflette sul proprio passato e sembra suggerire molto anche sul nostro presente e prossimo futuro.
Roma, allora come adesso, è il baricentro di molteplici interessi contrapposti. Una città in cui il popolo è sfrontato, sguaiato, vero e fa da contrafforte ad una classe politica discutibile e corrotta. Un palcoscenico suggestivo e vividissimo in cui i protagonisti si muovono ubbidendo al loro desidero di giustizia. Uno squarcio di verità storica che racchiude tutto lo spirito delle lotte sociali, quell’anelito che oggi sembra più fragile, più latitante. Soffocato dal desiderio di una vita più facile, avvinta ai desideri materiali ed esteriori. E Pontuale sa metterci in guardia. Ci da gli strumenti per comprendere le dinamiche di un mondo caleidoscopico in cui la luce acceca invece di illuminare. Storia prossima non è una profezia. È un avvertimento. La storia di domani in fondo è già cominciata e parla di noi.
Un romanzo per chi legge per capire, non per distrarsi. Per chi cerca nella narrativa una forma di resistenza, per chi ama gli autori che sanno guardare la realtà senza filtri.
Il romanzo
Roma, metà dell’Ottocento. L’umile famiglia Picca arriva nell’Urbe dalla campagna di Albano in cerca di un futuro migliore: Ottavio e Michelina, assunti al servizio dei nobili Altieri, non immaginano certo che nei decenni successivi la vita dei loro figli e nipoti è destinata a intrecciarsi con i più ampi disegni della Storia. Luigi, il loro primogenito, tipografo e socialista della prima ora, suo figlio Sansone, attacchino e poi intrepido giornalista dell’“Avanti!”, e l’adorata fidanzata di lui Rosetta, saggia e combattiva, si ritrovano infatti a fianco di personalità come Turati, Bissolati e Anna Kuliscioff nella lotta per un Paese più giusto. Su di loro, sugli altri componenti della famiglia Picca e sui loro amici e compagni di lotte sociali e sull’Italia intera, si abbatte dapprima lo scandalo della Banca Romana con la sua lunga ombra di corruzione e malgoverno, quindi l’assassinio di un innocente per mano della polizia a seguito del tentato regicidio di Umberto I e infine la violenta repressione di Stato che sfocia nei moti popolari del 1898. Frutto di oltre sei anni di studio e ricerche d’archivio, Storia prossima ha il respiro della grande narrazione storica e la forza trascinante del romanzo civile: raccontando di un passato oggi pressoché dimenticato ci svela moltissimo del nostro presente.
L’autore
Dario Pontuale è nato a Roma nel 1978. Critico letterario e bibliotecario, è autore di raccolte di saggi quali “La biblioteca infinita” e “Avventurosi scrittori”, della biografia critica “Il baule di Conrad”, tradotto in Francia, della monografia “La Roma di Pasolini”, tradotto in Spagna e vincitore del Premio Carver 2019, de “La scoperta dell’America. Saggi di Cesare Pavese”, con prefazione di Ernesto Ferrero, e di “Scrittori russi. Saggi di Leone Ginzburg”. Ha contribuito inoltre alla storia della letteratura italiana “Scoprirai leggendo” e ha pubblicato vari testi di narrativa tra cui “La biblioteca delle idee morte” e “Certi ricordi non tornano”.
- Casa Editrice: Le edizioni di Atlandite
- Pagine: 261
- Prezzo: E 19,00
- Data di pubblicazione: 16/07/2025
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