JALNA di Mazo de la Roche

Che piacevoli atmosfere ho trovato in Jalna! Un romanzo leggerissimo, soave, colmo di amabili descrizioni –paesaggi, natura, personaggi, modo di vivere- veri virtuosismi che di per sé son capacissimi di tenere le file di tutto il romanzo. Saga familiare, specchio della società degli anni venti del novecento, romanzo d’amore, di rinunce e di desideri stuzzicati dall’immobilità e dalla noia, biografia sui generis di Adeline Court e dei suoi numerosi discendenti. Jalna è tutto questo. Sta al lettore, credo, decidere quale aspetto prevalga sugli altri. 

Al di là dell’esigenza, probabilmente inutile, di incasellare questo delizioso romanzo in una o nell’altra categoria, devo dire che la trama di ampio respiro e i numerosi personaggi che compongono la famiglia Whiteoak-Court dà al romanzo il piglio giusto per entrare nelle corde del lettore. Se poi il lettore è un nostalgico delle atmosfere del passato, il gioco è fatto! Si innamorerà di questo romanzo inevitabilmente, deliziandosi attraverso le vicende dei protagonisti.

Insieme a Adeline Court, arzilla centenaria, lunatica, dispotica, golosissima di confetti alla menta e amante dei pappagalli variopinti e chiassosi, troviamo i tre figli, ormai anzianotti e legati alle loro abitudini e i sei nipoti. Il più grande, Renny, scapolo impenitente, affascinante a amante della campagna, l’unica femmina, Meggie, che la vita ha tradito amaramente proprio sul più bello, Eden , il poeta incompreso, Piers,  poco più che ventenne e innamorato del frutto di una colpa e infine i due più piccoli, il sedicenne Finch, indolente e bisognoso di attenzioni e Wakefiled, un bambino astuto e vivace, seppure cagionevole di salute.

La loro vita scorre sempre uguale a Jalna, ma qualcosa si insinuerà tra loro a sconvolgere le loro esistenze. Forse è riduttivo dare la colpa alle due nuore che piomberanno a Jalna. Forse è più appropriato dire che una nuova aria, fresca, suadente e ipnotica, arriverà ad avvolgere Jalna e a confondere le certezze dei suoi abitanti, ognuno dei quali mai è stato disposto a mostrarsi davvero per ciò che è. E quando le maschere saranno calate, ci sarà qualcuno che specchiandosi si troverà diverso. Avrà nuovi desideri. Mostrerà rancori sopiti. Scalfirà l’anima di chi gli sta di fronte.

Jalna, questa creatura viva e pulsante, si troverà ad essere indifesa. Perché Jalna è una fortezza che verrà espugnata e niente sarà più come prima. 

Nessuna vicenda tuttavia avrà così tanto potere da oscurare la forza vitale di Adeline, che, proprio sul finire di questo primo capitolo, festeggerà i suoi cento anni.  Un bacio sarà sufficiente a darle la carica per continua re a vivere e a tiranneggiare su Jalna e sui suoi abitanti.

Mazo de la Roche conduce le vicende con enorme grazia, fluidità, dolcezza e un pizzico di malinconia. Anche quando sembra che non accada nulla, la lettura scivola via e lascia al lettore la voglia di sorridere. Immaginarsi la natura intatta, l’aria pura e quasi dolorosa, le lunghe gonne svolazzanti sul prato, una teiera che fuma, un uomo che cavalca una giumenta e odora di vento e d’erba è una cosa che assomiglia terribilmente alla felicità. Un’epoca che fa nostalgia solo a pensarla, uomini ingenui che la vita non ha ancora corrotto, la rinuncia che diventa parte della vita stessa.

TRAMA ➡️ Jalna è il primo romanzo di una saga familiare amatissima che, a partire dagli anni Venti, conquistò generazioni di lettori, con undici milioni di copie vendute e centinaia di edizioni in tutto il mondo. All’epoca della sua prima uscita, la saga di Jalna, ambientata in Canada, era seconda solo a Via col vento fra i bestseller. Grazie a quest’opera, l’autrice, paragonabile a Thomas Hardy, ottenne fama internazionale e fu la prima donna a vincere il prestigioso Atlantic Monthly Prize.
I Whiteoak, numerosa famiglia di origini inglesi, risiedono a Jalna, grande tenuta nell’Ontario che deve il suo nome alla città indiana dove i due capostipiti, il capitano Philip Whiteoak e la moglie Adeline, si sono conosciuti. Molto tempo è trascorso da quel fatidico primo incontro. Oggi – siamo negli anni Venti – l’indomita Adeline, ormai nonna e vedova, tiene le fila di tutta la famiglia mentre aspetta con ansia di festeggiare il suo centesimo compleanno insieme a figli e nipoti: a partire dal piccolo Wakefield, scaltro come pochi, infallibile nell’escogitare trucchi per non studiare e sgraffignare fette di torta, fino al maggiore, Renny, il capofamiglia, grande seduttore che nasconde un animo sensibile. La vita a Jalna scorre tranquilla, fino a quando due nuore appena acquisite arrivano a scombussolarne gli equilibri: la giovanissima Pheasant, figlia illegittima del vicino, il cui ingresso in famiglia è accolto come un oltraggio, e la deliziosa Alayne, americana in carriera che, al contrario, con la sua grazia ammalierà tutti, specialmente gli uomini di casa…
Con una prosa leggera ed elegante e un delizioso sguardo ironico, Mazo de la Roche ci racconta la storia di tre generazioni accompagnandoci in un allegro gioco di intrecci incorniciato dalla bellezza e i colori del paesaggio canadese e dalla quiete della natura incontaminata.